La casa di Dylan Dog è “deformabile”.
Tiziano Sclavi ha lasciato ampia personalizzazione ai suoi collaboratori non definendo sin dall’inizio una pianta indicativa.
Tiziano Sclavi ha lasciato ampia personalizzazione ai suoi collaboratori non definendo sin dall’inizio una pianta indicativa.
Esistono solo alcuni elementi che sono una costante, quali ad esempio un indirizzo noto, un campanello urlante e poi, all'interno dell’abitazione, il corridoio con le statue dei mostri che a sua volta rappresenta il “bagaglio culturale dell’autore” con le letture dei “classici”. Per finire lo studio in cui vi è la scrivania, il galeone, ovvero il vascello “Victory”, il poster “THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW” appeso alla parete e la penna d’oca con cui Dylan Dog scrive i suoi ricordi sul diario.