domenica 15 gennaio 2012

DYLAN DOG #304 "TERRORE AD ALTA QUOTA" MENSILE

    DYLAN DOG #304 "TERRORE AD ALTA QUOTA".
     
  • Sceneggiatura: Giovanni di Gregorio.
  • Disegni: Daniele Bigliardo.
  • Copertina: Angelo Stano.
Valutazione:
  • sceneggiatura: mediocre;
  • disegni: gradevoli;
  • copertina: non soddisfacente.
    N.B. Le valutazioni di ogni singolo albo sono frutto di opinioni personali dell'admin e non coinvolgono in alcun modo gli utenti interessati al commento. 
    Si comunica a chi non ha ancora letto l'albo, prima di procedere con la lettura, che la recensione svela contenuti importanti.
1993

La “Sergio Bonelli Editore” propone ai lettori, nel febbraio del 1993, un albo con un numero di pagine pari a 112, copertine incluse.

Un caso unico nel suo genere il  #77 ,“L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA”, in cui trovano spazio ben 2 storie complete rispettivamente di 64 e 46 tavole.

In precedenza la consuetudine venne alterata con il #50, “AI CONFINI DEL TEMPO”, del novembre 1990, composto da 110 pagine c.i.  e da una storia completa di 104 tavole.

Proprio nell'albo numero 77 troviamo il rimando alla storia in edicola questo mese, il n. 304 “Terrore da alta quota” dove torna una vecchia conoscenza dell’attuale social detective,  lo scultore Val Finn  che nella sua metà oscura è “Incubus”, un essere che  si nutre di paure, fobie e di terrore.

Come qualcuno di voi ricorderà V. Finn, a seguito di un patto col Diavolo, perse la memoria e assunse l'inquilino di Craven Road 7 per ritrovarla, lievi accenni ad “Angel heart – Ascensore per l’inferno”.

Sarete incuriositi dal fatto che l’old boy, in "Terrore ad allta quota", cerchi di “rimanere con i piedi per terra”  e dimenticarsi di una delle sue fobie, quella al volo, per riuscire a dipanare il mistero dei “10 piccoli indiani” che questa volta sono solamente 7.
7 poveri fobici del volo 
tremarono di paura:
uno solo sopravisse,
ed era scontato avvenisse .
E’ un déjà vu.

Giovanni di Gregorio non mi ha piacevolmente intrattenuto come nella storia da lui sceneggiata il mese precedente, mi riferisco a “IL DIVORATORE DI OSSA”.

Abbiamo una trama abbastanza fiacca e noiosa, scene splatter molto mitigate e, come se non bastasse, l’inganno usato da “Incubus, vale a dire spegnere le luci e accendere il motore, sembra più una barzelletta che uno stratagemma concretizzabile.

Infatti, i vuoti d’aria, percepiti dai passeggeri di un volo aereo, sono costante inequivocabile che non può che far comprendere al passeggero la reale situazione in cui si trova, sicuramente diversa da quella di un hangar, fermo a terra e col motore acceso.

Di Gregorio ritengo non possa giustificare la questione nemmeno col fatto che alcune di queste 7 persone potevano anche essere profane del volo, e quindi alla prima esperienza.  La presenza delle 2 hostess, che scopriremo in seguito trattasi di 1 sola, è sufficiente per inficiare questa possibile ipotesi.

Pessima inoltre la scelta di ultilizzare"SkyWind" come nominativo della compagnia aerea, riferimento troppo esplicito ad Aziende di servizi presenti sul territorio nazionale.

Che aggiungere?

Piacevoli i disegni di D. Bigliardo, la copertina di A. Stano non è certamente tra le migliori da lui realizzate, un po’ troppo spinto il rimando ad “Incubus” che poteva rovinare il finale a sorpresa.

Concludo con una citazione dello stesso Di Gregorio:

“In Dylan Dog l'orrore ha una valenza molto ampia, come i lettori sanno meglio di me. E poi Dylan è un personaggio così forte che si presta a registri diversi senza esserne snaturato".

A mio opinione personale il personaggio risulta snaturato ormai da parecchi anni.

Puoi giocare con la struttura narrativa, facendo perdere il lettore nei labirinti della storia (come in "Dopo mezzanotte" o in "Memorie dall'invisibile", di Sclavi) o prenderlo per lo stomaco e sprofondarlo in abissi di angoscia (come fa la Barbato) qua scusatemi ma :rotfl:  È un privilegio poter lavorare su un personaggio del genere. 

Giovanni in questa occasione credo che per lo stomaco hai preso proprio in pochi!
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6 commenti:

  1. Riguardo a quanto scrivi: "Infatti, i vuoti d’aria, percepiti dai passeggeri di un volo aereo, sono costante inequivocabile che non può che far comprendere al passeggero la reale situazione in cui si trova, sicuramente diversa da quella di un hangar, fermo a terra e col motore acceso."
    All'inizio però si fa riferimento a una simulazione di volo... Comunque sia, Di Gregorio ci ha abituati a storie migliori, questa la considero semplicemente una stecca. Andrà meglio la prossima volta. :)

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  2. Certo si parla di simulatore di volo ma non alla "Top Gun" bensì a terra e con i motori spenti chiusi in un hangar, anche quest'ultima condizione era nota a tutti, non c'è logica.

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  3. Ancora non lo ho letto!!!
    Sono indaffarato con il mio amico freddy krueger a giorni mi arrivano delle action figures nuove di nightmare e non so dove posizionarli...
    Speriamo non si incavoli altrimenti chi dorme.
    HAHHAAHAHAH

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  4. Non ti sei perso poi molto a non leggerlo.

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  5. Non ho avuto molto tempo per leggerlo, ma posso confermare che Stano poteva fare di meglio !

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  6. Non minè piaciuto per nulla!
    Bo spero che facciano qualcosa per
    Migliorare la qualità delle storie! Iniziano a fare un pó
    Pena!
    Stendiamo un velo peloso ( o pietoso) sul 300! Se qualcuno ha in casa un mobile trabballante può utilizzarlo come zeppa
    Vi assicuro che è ottimo!
    Il 302-303 non ero male ma come a scuola "si può dare di più"!!!

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